8 maggio 2014

L'insopportabile costatazione dell'esser fatti grandi

Alcuni aggiornamenti, alcune riflessioni e gli ultimi dubbi sull'uscita di questo libro. Tutto in pluralia maiestatis.



Bene bene, siamo andati avanti un bel po' dall'ultimo post di questa pagina. Ho ricevuto (e bocciato) la prima proposta di copertina, ho proposto una mia, vedremo. L'impaginazione invece è molto bella. Sto lavorando per la presentazione adesso. Anzitutto i problemi risolti:

- Abbiamo trovato una location, abbiamo una collaborazione col Museo nazionale "Dinu Adamesteanu" di Potenza che ci ospiterà per l'evento. Per gli amici sarebbe Palazzo Loffredo. La voce è ancora ufficiosa ma la Sovrintendenza non ha fatto grandi problemi. Non mi sono rassegnato all'idea che fosse necessario rivolgersi al privato, ho peregrinato un po' tipo Giuseppe, Maria e l'asinello cercando un posto che ci ospitasse ma alla fine ce l'abbiamo fatta.

- Abbiamo una data, l'undici giugno alle 18:00. Lo dico con un mese d'anticipo e più, nessuna scusa per non esserci.

- Abbiamo quasi apposto le attrezzature e le strumentazioni audio.

- Stiamo lavorando alle grafiche degli inviti e del resto, ma questo non interessa a nessuno.

Quello che è sicuro è che con Mara stiamo adoperandoci per la buona riuscita della presentazione, non ne faremo una cosa classica o noiosa. Promesso. Alcune riflessioni, due magari.

La prima l'ho avuta quando sono stato al Museo per vedere la sala. Il Museo era totalmente buio! A detta della responsabile per mancanza di fondi; se volete vedere i reperti portatevi una torcia o vi tocca usare la luce del cellulare. In un paese come l'Italia ciò è vergognoso e spero che prima o poi le istituzioni abbiano il giusto riguardo nei confronti di certe strutture che non si possono reggere sui sorrisi e le belle parole ma hanno bisogno di fondi. Dopotutto, non c'era nessuno a visitarlo, a pensarci ...

La seconda stasera invece, con il mio storico amico Stefano, davanti a due irlandesi (ahimè, parliamo di birre). La strada da quando "la Regina Mari" era un luogo etereo fondato per fare colpo ad ora non è così breve. A breve tagliamo il traguardo delle 15.000 visite. Voglio dire, sull'invito ci sarà anche l'emblema della Repubblica Italiana, non è una cosa che a me passa come se nulla fosse. Voglio dire ancora, di questi inviti ne stampiamo 250 almeno. Insomma, l'insopportabile costatazione dell'esser fatti grandi, che non è un modo di vantarsi quanto piuttosto il prendere coscienza dell'avere inventato una cosa ch'è cresciuta. Non è proprio in questo modo che si era immaginata, non era da questa strada che volevamo arrivarci ma va bene. La meta la sapremo solo una volta arrivati.